orti sinergici e AVEBRF

Ultimamente si fa un gran parlare di orti.
Ci sono “Gli orti felici” del Signor Pejrone , gli “Orti di pace” della Signora Pera,
l’ ”Orto in condotta” di Slow Food , “Orti insorti”, “Orto di carta” e tanti altri. Ieri sera ho potuto conoscere meglio anche gli “orti sinergici” .

Qualche giorno fa mi è arrivata comunicazione di un incontro organizzato in collaborazione con il Consorzio della Quarantina, dall’ evocativo  titolo
” Per nutrire la Terra: la Fertilità del suolo”. Tema  dominante il confronto tra due diverse tecniche culturali  naturali.

Con grande entusiasmo mi sono recata all’ ascolto di preziosi consigli. È’ stata una serata davvero interessante. Anche gli organizzatori non si aspettavano una così grande affluenza di pubblico. In più di 100 persone abbiamo seguito con partecipazione i fondamenti di due scuole di pensiero che forse per la prima volta pubblicamente si incontravano con intento collaborativo.

Il Sig. Philippe Lemoussu coordinatore del gruppo AVEBRF Liguria (Association pour la Valorisation et l’Expérimentation du Bois Raméal Fragmenté) ha portato conoscenza dell’utilizzo del cippato di ramaglia come completo nutrimento della terra. 
Il suolo coltivato con il metodo BRF
(Bois Raméal Fragmenté) diventa molto soffice e la quantità di humus aumenta velocemente rendendo le piante più sane e resistenti alle malattie.

Francesca Bottero, insegnante di Agricoltura Sinergica per l’Associazione Terra! Onlus di Genova ha enunciato i fondamenti dell’agricoltura sinergica portando l’esperienza di diversi orti sinergici sul territorio ligure e di orti realizzati in collaborazione con alcune scuole del genovesato.

Entrambe le  scuole di pensiero si basano sui principi di regolarizzazione del terreno tramite coltivazione naturale. Il suolo è considerato un organismo autonomo  in grado di auto-rigenerarsi  ricco di microrganismi , batteri, lombrichi e funghi che lo rendono fertile.
Dall’ unione delle due pratiche agricole abbiamo appreso che  SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE e con l’uso del cippato, senza neanche ANNAFFIARE, possiamo rispettare la nostra Terra rendendo fertile lo strato che accoglierà le nostre piante.

Sarà mica un metodo di coltivazione che può suscitare simpatia anche tra il popolo dei più pigri?

…Naturalmente c’è anche il mio orto! mt.1,5 x mt.1,5 di terra per una minima produzione vegetale che contribuisce ad un integrazione del sostentamento familiare durante le vacanze estive. Zero interventi chimici ma d’ora in avanti convertito:

AVEBRF + AGR. SINERGICA.

0 Comments

  1. Grazie per questo rendiconto immediato e fedele della serata di ieri. Ci ha fatto caldo al cuore tutta questa partecipazione. Mi sembra chiaro che ormai su questo percorso si sono aggiunte un bel numero di persone. Un percorso del genere deve coniugare sia un processo personale che collettivo. Ciò lo rende molto vitale.

    1. Grazie a lei Philippe per la possibilità che ci avete dato. Conoscere pratiche agricole naturali, semplici nell’applicazione, che ci aiutino a salvaguardare il nostro più grande bene, la Terra.
      Ieri sera ognuno ha riportato con se la voglia di cambiare qualcosa. Insieme, riprendendo ormai un famoso motto, si può fare!

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