3 ragioni per scegliere vasi di terracotta

3 ragioni per scegliere vasi di terracotta:

  1. ECOLOGICO  i vasi di terracotta se ben trattati sono eterni e veramente ecologici, se per varie ragioni dovessero rompersi, i cocci possono essere riutilizzati come drenaggio, un tempo era uso comune buttare frammenti di terraglia e vasi nella terra dell’orto e del giardino che lavorandola si frammentavano ulteriormente fino a sparire. In fin dei conti se ci pensi, terra alla terra.
  2. TRASPIRA la terracotta è porosa e ciò è un vantaggio per molte piante che non amano avere umidità alla radici, inoltre è anche in grado di indicare l’acqua presente nel pane di terra, sarà facile notare la colorazione più intensa della terracotta bagnata rispetto a quando il terriccio è asciutto.
  3. BELLEZZA è innegabile il fascino di un vaso di terracotta anche il più banale a mio parere batte in partenza il vaso di plastica ( che comunque ha tanti vantaggi come ti racconto nel post “Arredare il terrazzo con i vasi di plastica“)

Simbologia dei vasi di terracotta

Sono sempre stata attratta dai vasi.
Ho una piccola collezione di vasi di terracotta che cerco di arricchire ogni volta che visito antiquari, mercatini o mostre vivaistiche.
Ricercandone un valore simbolico, ho scoperto che il vaso è metafora del femminile, rappresenta  il contenitore di vita e l’argilla con il quale è costruito è materia della creazione.

Forme e decori dei vasi di terracotta

I vasi in terracotta più famosi sono quelli toscani in “terra di Impruneta”.
La particolare composizione dell’argilla di Impruneta, unita ad un’accurata cottura a 980 gradi, garantisce ai vasi lunga durata nel tempo ed elevata resistenza agli agenti atmosferici. Il prodotto finito si presenta di colore rosato non uniforme ed al tocco la grana dell’impasto è rugosa e compatta.
Le forme e le decorazioni dei vasi di fattura odierni rimangono pressoché uguali a quelle del passato.

            vasi di terracotta Recuperando
      Vaso da Camelia

I decori con fiori e ghirlande ornavano l’esterno dei grandi vasi di terracotta che ospitavano spesso piante di agrumi. Tali decori non erano solo una veste estetica ma servivano anche come punto di presa per gli spostamenti delle piante che dovevano essere riposte in serra nei periodi invernali.

La foggia più moderna ha talvolta sostituito le ghirlande con  semplici decori di fasce in rilievo. Più grande è il vaso più sono presenti anelli per una maggiore presa.

Tra i miei vasi ne ho qualcuno che presenta il foro di drenaggio laterale caratteristica tipica presente più facilmente negli esemplari più antichi.
Della mia personale raccolta fanno parte anche alcuni particolari vasetti  francesi  la cui destinazione d’uso era per la raccolta della resina ricavata dai pini per la fabbricazione della trementina. Provengono da laboratori ceramici del sud-ovest della Francia, limitrofi alla foresta di Landes, la più grande foresta nazionale dove fino al 1990 si praticava il gemmage (estrazione della resina).
Il loro uso è più indicato come cachepot in quanto non presentano foro di drenaggio e l’interno è smaltato. Sono molto decorativi, i collezionisti preferiscono conservare le tracce di resina al loro interno.

Ultimamente alla collezione si è aggiunto anche qualche piccolo vasetto proveniente dalla Transilvania come ti racconto qui 

Se ami gli oggetti vintage come me puoi divertirti a dare una patina per invecchiare i vasi di terracotta  è una tecnica che puoi applicare anche alla pietra o al cemento, mi piace molto l’effetto finale che risulta molto naturale.

Approfitta dell’inverno per lavare i  vasi, basta acqua e sapone di Marsiglia e magari utilizza un’apposita spazzola come questa.

Spazzola per pulire i vasi
    Spazzola per vasi

Per riporli ordinatamente  in attesa di usarli, impilali in file salvaspazio e utilizza semplici cassette della frutta.

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Buon Gardening

0 Comments

  1. Sono belli e migliori rispetto a quelli di plastica, trattengono l’umidità per le piantine e in estate possono fare la differenza (almeno qui da me).
    Da bambina nella corte di casa ne vedevo di tutti i tipi, difficilmente venivano buttati anche se si rompevano, mio nonno li bucava e li “cuciva” a mano con il fil di ferro. Purtroppo di quella collezione ne è rimasta ben poca cosa, ha dovuto fare i conti con la generazione successiva che non ci ha pensato due volte a disfarsi di tutto. A me rimane il ricordo e la passione ereditata. ^_^

  2. condivido questa passione, i vasi di terracotta hanno il fascino caldo delle cose di una volta…la plastica è fredda e dozzinale, non c’è paragone. Grazie Simonetta per questo approfondimento.

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