illustrazione botanica ad acquarello

Uno dei simboli delle feste di fine anno
l’agrifoglio – Ilex aquifolium –
Rametto sottratto all’albero che da vent’anni impreziosisce con le sue bacche il bosco della casa di campagna in una delle mie prime rappresentazioni di acquarello botanico.Il disegno è il filo che lega ogni aspetto della mia esistenza. Da bambina occupavo pomeriggi a disegnare e dipingere, principalmente soggetti floreali, da ragazza la moda mi ha affascinata e portata a Milano dove ho potuto dar sfogo alle mie ambizioni artistico/creative. Dopo una pausa di qualche anno, che nella vita privata si è concretizzata in tre maternità,  ho ripreso mano a matite, carta e pennelli per avvicinarmi e lasciarmi travolgere dall’acquarello botanico. Di pari passo alla passione verso il giardinaggio, l’acquarello botanico mi ha aiutata a conoscere ed amare le piante ancor più sentitamente. L’occhio si allena a cogliere ogni sfumatura di un petalo, ogni nervatura di una foglia entrando in un contatto più intimo con la natura.

Dipingendo ad acquarello botanico, ripercorro gesti antichi del passato, stessi semplici materiali che hanno permesso ad intrepidi artisti di immortalare piante  esotiche ed ignote per portarle alla conoscenza del mondo occidentale. L’illustrazione botanica è nata in tempi molto remoti per l’esigenza di distinguere  le piante ad uso alimentare. Nei secoli le tecniche pittoriche si sono evolute ma l’illustratore come un bravo anatomista nella sua rappresentazione vegetale, deve dare l’esatta chiave di lettura. Sezioni, parti anatomiche, documentare fedelmente e catalogare sono alla base della ricerca scientifica che caratterizza le tavole botaniche. Il ‘700 vede la massima espressione con ricche pubblicazioni che oltrepassano l’interesse botanico per il grande valore artistico.

Ancor oggi, anche se dotati di grandi tecnologie digitali, niente supera il fascino di una buona illustrazione botanica.

0 Comments

  1. che meraviglia… il mio trascorso di liceo Artistico mi ricorda quando passavo interi pomeriggio con pastelli, matite, a ricreare la natura….. questo è splendido… mi piacerebbe riprovarci… ciao Ely

  2. Ho sempre adorato gli acquarelli botanici.
    Mi sarebbe piaciuto fare l’artistico per imparare a disegnare bene, ma con un senso più pratico mi sono data alla ragioneria, che peccato!!
    Sei bravissima, il tuo acquarello è bellissimo e io amo molto l’agrifoglio, che è presente anche nel mio giardino ormai da circa 15 anni, e anche quest’anno ha messo su le bacche per Natale.
    Tanti cari auguri, Simonetta! 🙂

  3. Questo ramo di agrifoglio è una poesia, e continua a brillare. Nella “tua” campagna, nelle velature d’acquarello, nelle emozioni di chi lo può ammirare.
    Grazie, e ancora i tuoi acquarelli…
    Elena

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