il giardino dallo spirito libero

Si crea un giardino con tanto amore
e tanta dedizione, si pensa possa essere il giardino per sempre.

A volte poi accade che la vita ponga dinanzi alcune difficoltà e ad esse si aggiunge l’avanzare dell’età ed il giardino che fino a poco tempo prima era fonte di gioia e di benessere fisico e mentale, diventa un peso. Il pensiero di non potersene più occupare fisicamente conduce alla dolorosa scelta di abbandonarlo.

Come scrive  Gian Lupo Osti nelle sue riflessioni : “L’età avanzata non ti priva certo, anzi sembra quasi sollecitarti a godere dei semplici piaceri che offre la Natura: sedere all’aperto in giardino , con un buon bicchiere di vino, riscaldarsi al sole in una bella giornata d’inverno, godersi una tazza di tè e una fetta di torta in estate, aspettando il tramonto e la frescura della sera, cosa c’è di meglio?”

Cosa c’è di meglio…purtroppo non a tutti è data la fortuna di poter “Invecchiare in giardino”.(libro da regalare e da regalarsi!)

Il giardino che Eva in tanti anni ha creato è inserito in uno spicchio della macchia mediterranea ligure.

Cisti, rosmarini, euphorbie, pelargoni profumati, macchie argento di Teucrium, rose, tante rose… accolgono il fortunato visitatore in un piccolo rifugio dal mondo dove l’animo e lo spirito libero della proprietaria si fondono con l’arte di suo marito, scultore e decoratore.

Inaspettatamente una scultura di un rapace in metallo forgiato  cattura lo sguardo sul filo dell’orizzonte marino, un vaso modellato in ceramica ospita una succulenta.


Il colonnato di ingresso vestito in primavera da un magnifico glicine, più avanti nella stagione sostituito dalla fioritura di una rosa rampicante veilchenblau accoglieva fino a poco tempo fa, la scritta : “free spirit garden”.
Sono tornata recentemente da Eva, la scritta è stata cancellata da una mano di pittura, il suo spirito è sempre libero ma non potrà più occuparsi del suo giardino.
Già nel mio bosco-giardino sono presenti alcuni cisti, figli delle sue piante. Mi riportano al ricordo del suo piccolo eden, alcune foto lo serberanno indelebile nel tempo.

10 Comments

  1. Bellissime le sculture in metallo, anche noi ne abbiamo un paio in giardino (che è molto ma molto più piccolo di questo).
    Spero che la mano che se ne occuperà in futuro possa conservare lo spirito con cui Eva l’ha creato.

  2. Ciao Simonetta,ma che bel glicine!! Ho visto che c’è una foto di una serra fatta a forma di piramide.Chissà che energia che ci sarà la’ dentro!Buona giornata

  3. Ho appena letto ‘Invecchiare in giardino’ ed ho ritrovato lo stesso inevitabile spirito malinconico del ‘De senectute’ di Norberto Bobbio.
    E’ vero: verrà il tempo in cui non ci potremo più occupare dei nostri amati giardini. Che ne sarà di loro? Per ora i profumi, i colori e i piccoli problemi delle nostre piante aiutano a non pensarci.
    Un augurio sentito ad Eva affinchè il suo giardino possa continuare a vivere così come lei lo ha creato.
    Maria

  4. Mi è venuto un brivido quando ho letto questo post…è la fine che faranno anche i nostri giardini? Dopo tanto amore, l’abbandono?
    Non voglio pensare che il giardino di Eva venga lasciato andare, ho speranza che i nuovi proprietari siano persone sensibili e sappiano apprezzare l’importanza di ciò che oggi rappresenta un po’ di verde nel nostro mondo, avendone cura ancora per tanto tempo.

  5. Anch’io penso spesso a quando non potrò più occuparmi delle mie rose, penso che quando sarò vecchia magari qualche incompetente poterà in malo modo quelle piante curate con tanto amore.
    Per il giardino di Eva mi sembra che tu abbia dato la definizione esatta: un piccolo eden.

  6. Forse i nostri giardini continueranno a vivere non solo nei ricordi di chi ha potuto visistarli ma anche con quei piccoli frammenti di piante donate con piacere e con spirito di condivisione.

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