coltivare il Vischio

… PER ALLEVARE LA BUONASORTE !
Viscum album è pianta propiziatoria già dall’antichità, necessita di un lungo periodo di crescita prima di poter essere un bell’esemplare con tante bacche, foglie verdi e piccole, pronto per le nostre feste di fine anno.


E’ arbusto emiparassita e sempreverde, per chi avesse voglia di cimentarsi nella sua coltivazione ecco alcuni consigli tratti dallo Speciale Toscana, supplemento N° 53 di GARDENIA del 1988.
Il vischio, pianta delle meraviglie, può essere coltivato ripetendo semplicemente ciò che succede in natura
” … Si danno i semi del vischio ad uccelli come Tordo, Pettirosso, Capinera il Merlo e lo Storno, naturalmente esemplari in cattività; i pennuti ne sono ghiotti se ne cibano e dopo averli digeriti con gli enzimi del loro stomaco, li depositano interi nelle feci. Si prelevano si lavano e, cosparsi con la speciale gelatina a base di vischio che li protegge e li nutre durante la germinazione, si appoggiano nella biforcazione di un ramo o anche in un punto liscio di un ramo, perché il seme non scivoli e possa essere protetto con una reticella dall’inevitabile attacco degli uccelli di passaggio. Gli alberi e arbusti sui quali nasce e cresce con successo il vischio sono il melo, il pero il ciliegio, il sorbo, il nespolo, l’acero (sia campestre che negundo) e la rosa: per tentare l’esperimento si deve comunque tenere conto del fatto che la pianta del vischio non sopporta dosi massicce di antiparassitari, e che quindi è meglio non scegliere un albero da frutto come albero o in ogni caso rinunciare all’erogazione di queste sostanze.
Dopo circa sei mesi dalla “semina” si notano due “zampette” verdi munite di dischetti, quasi piccole ventose per attaccassi al ramo e penetrare nelle fibre della pianta ospite: sono i cosiddetti austori, ai quali nella primavera successiva seguiranno due foglioline, con una lentezza che metterà a dura prova la vostra pazienza. L’anno dopo avremo un proprio e vero rametto e l accaduta delle foglie in inverno non dovrà impressionarci perché il vischio , pur essendo sempreverde, cambia le sue fogli sogni due anni. I sospirati frutti, perle lucenti che tanto ci ricordano le feste natalizie , compariranno solo dopo sette anni circa, e mai nascita sarà stata tanto attesa: vale comunque la pena di provare…”
… per un approccio meno empirico potete seguire qui i suggerimenti colturali di un coltivatore di Vischio.
per acquisti: Vivaio Sergio Baroni – Corso Verona 46 – 38068 Lizzanella- Rovereto (TN)

***

 

0 Comments

  1. Cara Simonetta, non so proprio se sarei capace di far germogliare un arbusto di vischio…Così me ne sono comprato un bel ciuffo! Auguri di Buon Anno! CArolina

  2. Opterei anch’io per uno già “allevato”…cara Simonetta approfitto per farti tanti auguri! Quest’anno sei stata un preziosissimo incontro quanto a blogger, ancor di più è stato bello incontrarti di persona!
    un grande abbraccio!
    Sara

  3. Il tuo blog è davvero una scuola…non conoscevo queste notizie per la coltivazione del meraviglioso vischio…grazie.
    Auguro un bellissimo 2012 a te e famiglia Claudia

  4. Buon anno, Simonetta.
    Mi piace tantissimo il vischio, sarebbe bello coltivarne un pochino nel mio giardino e il prossimo anno, evitare di comprarlo!
    Mi permetto di invitarti sul mio blog, a dare un’occhiata al mio ultimo post. Da quando mi hai lasciato il commento sugli inediti, sto cercando di pubblicarne più spesso. Non è facile, occorre tanto tempo e molte energie, ma credimi, ci sto provando! Comunque ti ringrazio, per avermi incentivata a farlo, mi è stato di stimolo e d’aiuto.
    Un abbraccio
    Viviana

  5. Mi trovo in Australia e mi piacerebbe trovare una pianta di vischio
    non credo che qui ce ne siano, ho sempre guardato nelle piante nei boschi ma senza mai trovarne una.

Rispondi