la settima erba

raccolta fresca in mattinata
posso ora aggiungerla al mio mazzetto di prebuggiun

prebuggiun= mazzolino di erbe di campo commestibili

Sette sono le erbe che compongono il prebuggiun cellasco, sette sono tra quelle che più comunemente si trovano nei campi, nei prati e nelle rive delle nostre alture.

All’appello:

Borago officinalis
Malva sylvestris
Raphanus raphanistrum
Reichardia picroides
Sanguisorba minor
Silene vulgaris
Sonchus oleraceus

Particolari condizioni climatiche con escursioni termiche agevolate dal vento fresco di tramontana, un giusto grado di umidità e un terreno prevalentemente azotato, residuo delle coltivazioni agricole succedutesi nel passato, favoriscono la nascita e lo sviluppo di alcune erbe commestibili la cui miscellanea costituisce un perfetto equilibrio di sapori.

Dopo le prime piogge di settembre qualcosa per i campi sta crescendo, presto saranno disponibili i nuovi teneri germogli delle erbe da prebuggiun. Se un tempo erano necessità alimentare ora sono curiosità gastronomica che si traduce in ricette legate alla tradizione o rielaborate in chiave moderna.

Una filiera si sta costituendo per salvaguardare l’antica memoria contadina e si è appena conclusa la stesura del libro “Sette Buone Erbe Cellasche, il prebuggiun della tradizione…” che ne racconta storia, curiosità, valenze erboristiche e culinarie. Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare alla stesura dei testi e alla realizzazione delle immagini fotografiche per questa pubblicazione in edizione limitata  che l’Amministrazione di Celle Ligure devolverà a tutela del suo territorio e come auspicio di nuova valenza commerciale.

Presentazione ufficiale sabato 29 settembre ore 10,30 presso SPAZIO INCONTRI all’interno della mostra ortoflorovivaistica, Fiori Frutta Qualità, che si svolgerà i prossimi 29-30 settembre a Celle Ligure (SV). Il libro sarà donato a tutti i presenti!

Ospite illustre Libereso Guglielmi che con i suoi disegni ha impreziosito il testo.

La flower designer  Betti Calani inoltre delizierà il pubblico con una dimostrazione di un’ originale decorazione con le erbe da prebuggiun.

Ricordo infine che nella stessa giornata, qualche regione più in la… Gianlidia Tonoli, vi insegna come utilizzare le piante spontanee dei campi e dei boschi in un Workshop dedicato alla natura e allo stile ShabbyChic.

22 Comments

  1. Wow quante occasioni mi perdo!!! meno male che invece i tuoi preziosi consigli li posso mettere in memoria del pc!!!
    Borraggine? ottima la pasta fatta in casa……..verde e saporita!!!
    ciao Lieta

  2. Peccato non poter essere lì in mattinata avrei ascoltato volentieri la presentazione del libro… Ma nel pomeriggio arrivo con la Cumpagnia!
    Ci sentiamo in settimana.
    A presto.
    Silvia

  3. Piccole composizioni con erbe spontanee e non sono la mia passione.
    Essere lì, dove c’è Libereso Guglielmi, mi mette un po’ in agitazione. Per me è un grande onore.
    Grazie Simonetta per avermi invitata!
    A presto Betti

  4. Ciao Simonetta. La borragine cresce bene nel mio giardino e nel frattempo è diventata quasi un po’ infestante. Io la tengo quasi esclusivamente come fiore ornamentale, invece, da ligure in esilio, so bene quanto è utilizzata in cucina, soprattutto nella “nostra” regione.
    Buona domenica e saluti cari
    Cinzia

  5. Dovrei farlo leggere al mio papino questo post….lui che mi parla sempre del suo tanto amato “prebuggiun” bacione grande Sara

    1. @Cristiana
      non ti avevo detto niente perchè so quante preoccupazioni hai in questo periodo… tu lo sai che sei la benvenuta! Quando vuoi… e sabato se riesci a venire…

  6. Ciao Simonetta, mi dispiace per i tuoi commenti non andati a buon fine 🙁
    Il prebuggiun mi piace da matti, ripassato in padella con aglio e olio e qualche pezzo di patata bollita. Io ci metto un po’ quello che trovo e non di tutte le erbe conosco il nome (e anche se me lo dicono dopo dieci minuti non lo so più): cerco di raccogliere quelle che mi aveva insegnato mia nonna.
    Quanto alla tua domanda, gli ovuli da noi si chiamano boei (buèi), ma se ne trovano sempre meno: una volta crescevano al confine tra i campi e il bosco, ma ora i campi sono per lo più abbandonati e pieni di rovi che soffocano qualsiasi cosa.

  7. Ciao Simonetta!!!!!
    E ‘ sempre tutto molto bello e speciale ciò che proponi, Bravissima!!!!!
    Molto affettuosamente
    Nonna Giuly

  8. ciao Simo, il tuo mondo per me è sempre magico! Ho letto che una legge dell’unione europea proibisce il commercio dei semi antichi (mi sembra per i frutti) spero non sia vero, perché non si possono perdere le tradizioni legate alla terra!
    un bacio

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