stella di Natale: regole di sopravvivenza

Riposte tutte le palline dell’albero
e anche l’ultima statuina del presepe ci si ritrova spesso a gennaio con nuove piante ricevute in regalo o acquistate a testimonianza delle feste appena trascorse!
Un classico sempre in bilico tra il partito dei suoi estimatori e quello di chi invece proprio non la ama, è la Stella di Natale.
Anche a me è arrivata in dono, di taglia molto piccola. Vediamo dunque come prenderci cura di Euphorbia pulcherrima, questo è il suo nome latino dove pulcherrima = bellissima, affinché possa durare a lungo ed essere ancora protagonista del nostro Natale…purché naturalmente lo si voglia!
 
stella di Natale 1
Euphorbia pulcherrima

è una pianta perenne originaria del Messico che per la particolare colorazione scarlatta delle brattee apicali è solitamente presente sul mercato nel periodo delle feste natalizie. Esiste anche nelle tonalità rosa e bianca.
La sua provenienza dichiara però la necessità di essere posizionata in zone con temperature minime non inferiori ai 15°C. Ama infatti gli ambienti ben riscaldati, lontano comunque dalla fonte diretta di un radiatore, e in questo periodo dell’anno necessita di un ricovero situato in luogo luminoso. Occorre bagnare poco la stella di Natale e solo quando la terra è asciutta, non tollera il ristagno idrico e i portavasi. Terminata la fioritura, la pianta perderà parte delle foglie e andrà leggermente potata; a primavera, quando le temperature saliranno con minime notturne di 15°C, sarà necessario spostarla all’esterno.
Verso ottobre si riporterà nuovamente in casa e occorrerà porre attenzione a metterla in un luogo in cui possa ricevere al massimo otto ore di luce al giorno, lontano da fonti luminose artificiali, per agevolare la crescita di nuovi rami e foglie.
Per prendersi cura al meglio di Euphorbia pulcherrima (dal latino = bellissima) è indispensabile dunque rispettare i cicli di alternanza di luce e buio e mantenerla al caldo. Gioverà un apporto bilanciato di potassio e fosforo nel periodo vegetativo.
È bene inoltre sapere che foglie e fusto della pianta quando vengono tagliate emettono un lattice tossico che contiene triterpene, una sostanza che se viene a contatto con l’epidermide o se ingerita può provocare reazioni allergiche. Questa sua peculiarità passa tuttavia in secondo piano dinanzi ai benefici derivati dalla sua azione come pianta purificatrice per gli ambienti domestici e per la sua attrattiva cromatica.
consulenza: Floricoltura Scotto Roberto – Albissola Superiore (SV)

 

32 Comments

  1. ciao non sono mai riuscita a farne durare una …..spero quest’anno con questi preziosi consigli di farcela…..ti farò sapere
    buona giornata
    Elena

  2. Ecco lo sapevo: una buona volta che ho informazioni precise e dettagliate su come curare e “coccolare” questa pulcherrima…non ne ho una in casa! Di solito qui da me abbondano sotto le feste, anche nella bella versione dalle foglie bianco-rosate.
    Ma terrò da conto le tue indicazioni, per la prossima volta.
    Ciao Susanna

  3. Anch’io voglio provarci, a farla durare un po’ di più, perchè non ci sono mai riuscita! Ma ora dove la dobbiamo tenere? Fuori o al buio in casa?Bacioni, Carolina

    1. @Carolina
      ora devi tenerla in casa, alla luce, anche sotto il sole… appena le temperature lo permettono (attenzione alle minime notturne mai inferiori a 15°) portala fuori. Solo quando la riporterai in casa dovrai avere l’accortezza di porla in un luogo poco illuminato, come un sottoscala, fino a quando colorerà le nuove foglie, solo allora la potrai nuovamente collocare alla luce. E poi si ricomincia…

  4. Ogni tanto sono riuscita a salvarne qualcuna , ma la fioritura è stata piuttosto misera.
    Grazie comunque per il tuo articolo!
    Sono sempre fonte di grande gioia . Baci Ornella

  5. Io ne ho avuto una per anni, poi è morta forse perchè mi ero stufata. Da queste parti fa un po’più freddino, quindi la tenevo in veranda non riscaldata, me la ricordo come una pianta che gradiva annaffiature regolari.
    Guarderò se riesco a recuperarne una di risulta!

  6. Thank you for this information, Simonetta!
    I have had one of these for almost 3 years now, and it grows beautifully, but no matter what I do, I cannot get it to “bloom” again.
    Happy Tuesday to you, my friend!
    xo.

  7. ciao Simo, molto interessante. Io sono riuscita, non so come, a far rifiorire una piantina regalatami l’anno scorso! Mi hanno detto di bruciare leggermente i tagli dopo la potatura per disinfettarli…cosa ne pensi?
    baci

    1. @Cinzia
      a volte si cauterizzano i tagli per le fronde recise per usarle nelle composizioni… dipende comunque dalla pianta! Se la tua pianta è cresciuta bene ed hai usato questo trucchetto, bene così direi… chi le coltiva non mi ha fatto cenno di tale accorgimento, chiederò info! grazie

  8. Anch’io ho ricevuto in regalo una piccola Stella di Natale rossa che pur avendo perso le foglie verdi mantiene ancora intatte quelle rosse, proverò a seguire i tuoi consigli, chissà…
    Ne approfitto per augurarti un buon anzi buonissimo 2013!!!
    Ora passo a dare un’occhiata a tutti i post di aboutgarden che mi sono persa… a presto

  9. Buongiorno Simonetta,
    da poco ho scoperto con piacere questo blog e devo farti i miei piú sinceri complimenti per la grafica ed i contenuti interessanti. Negli ultimi anni mi sto appassionando alla giardineria (avendo un giardino dove poter sperimentare!). Voorei chiederti un consiglio, se puoi aiutarmi, quando credi sia opportuno trapiantare in giardino la stella di Natale? Io vivo a Maiorca e ho visto anche qua stelle di natale alte 2 metri e mi piacerebbe poter provare a farla crescere in terra, pero non so quale epoca sia migliore..grazie e ancora complimenti!

    1. @Aury
      ciao e benvenuta su aboutgarden! Certo che con le temperature che avete dalle vostre parti sono l’ideale… attenderei comunque la primavera, e nel suo primo anno di impianto controlla spesso in estate il suo fabbisogno idrico.

  10. eccomi qua, io sono tra quelle persone che non la amano, o per meglio dire, la preferisco d’estate quando all’ombra di altri alberi diventa fitta di foglie e sembra più felice,
    ciao Marina

  11. Ahimé è quasi impossibile riportarla a rifiorire, almeno se non si dispone di una serra e si ha una precisione teutonica per ricreare i cicli di luce/buio. A Barcellona ne conosco una piantata in giardino e diventata alberello di 3 m . In fiore è uno splendore ed è molto piu bella allo stato naturale che super forzata a essere un nannetto con infiorescenze giganti. Comunque va protteta in giardino per i primi anni, anche se il clima è mite, almeno finche non lemnifica.

  12. I tuoi consigli utilissimi con me servono poco. Mi piace molto la stella di Natale, ma con me non sopravvive mai, peccato!!!!!
    Nonna Giuly affe.mente

  13. Ciao, questo argomento mi ha molto preso perchè la mia stella di Natale del 2011 è rimasta in vita per tutto il 2012. In estate l’ho portata fuori e si è rinfoltita (prima sembrava prossima alla fine!), Però, nel passaggio da dentro a fuori non l’ho potata. Ad inizio autunno l’ho trasferita dentro ma pur avendo delle belle foglie verdi, non ha mai rimesso i fiori rossi. Adesso intendo spostarla fuori dall’appartamento, lungo le scale del condominio dove avrà una bella luce per almeno 8 ore al giorno. Secondo quello che hai scritto adesso dovrei:
    1. In primavera tagliare qualche rametto.
    2. In estate spostarla di nuovo fuori in terrazza
    Ma quando arriverà l’autunno e la riporterò dentro la dovrò lasciare qualche settimana allo scuro per far in modo che fioriscano i fiori rossi??? O ho capito male??
    Grazie dei tuoi preziosi consigli. Mi piaci molto <3

    1. @Annabella
      Aspetta a spostarla fuori casa anche se nelle scale del condominio la temperatura notturna forse è sotto i 15°… aspetta un clima più mite.
      Hai fatto bene a non potarla, nel primo anno non è necessario, comunque intervieni poco e solo per fortificare i rami e dare luce all’interno della pianta. Quando in autunno la riporterai in casa prova a rispettare le ore di buio e tienila in un vano poco luminoso poi portala alla luce le sue foglie apicali in questo modo dovrebbero colorarsi.

      1. Bisogna tener conto anche del fatto che le piante aquistate hanno subbito una forzatura estrema per essere così belle e fiorite, quindi possono richiedere un lungo periodo (anche di anni) per tornare ad un ritmo normale. Tenendo conto che in natura si tratta di un alberello , è del tutto innaturale che fiorisca così quando è solo una piantina di 20 o 30 cm. Si puo tentare di regolare il regime di luce coprendola per ore con un sacchetto di carta… ma richiede costanza e pazienza.

        1. @Loana
          in effetti non so in quanti abbiano tale pazienza ma credo sia l’unico modo, perlomeno per i primi anni! un po’ come per la forzatura dei bulbi…

  14. Cercherò di seguire i tuoi preziosi consigli, ma non garantisco il risultato: ogni anno ricevo in dono ai primi di dicembre una stella di Natale, sempre bellissima ed enorme.
    Purtroppo è una pianta che detesto e sono certa che questo mio sentimento sia da loro percepito………..difficilmente arrivano alla befana.

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