Anna Maria Sibylla Merian

Impossibile questa mattina
rimanere indifferenti alla delicatezza e bellezza del disegno di apertura della pagina di GOOGLE.

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spero che in molti incuriositi siate andati a leggere sul link di rimando qualche informazione riguardo alla sua ispiratrice.

Anna Maria Sibylla Merian, pittrice botanica e naturalista tedesca che oggi viene ricordata nel 366° anniversario della sua nascita.

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Ammiro tanto Sibylla per bravura innanzi tutto ma anche per il coraggio e la caparbietà dimostrata nell’avere intrapreso una scelta di vita alquanto inusuale per una donna della sua epoca vissuta a cavallo tra il 1600 e il 1700, dedita alla passione per lo studio scientifico e alla rappresentazione botanica che l’hanno spinta assieme alla figlia Dorothea Henrica, anch’essa istruita all’amore per la botanica, a compiere un lungo viaggio alla volta del Suriname proprio per studiare gli insetti esotici del luogo.

Spesso l’insetto disegnato all’interno di una tavola botanica fornisce l’unità di misura che verifica la grandezza della pianta ritratta ed è comunque parte del suo habitat naturale e sua nutrice. (come ad esempio rappresentare il bruco della farfalla Papilio Machaon su piante ombrellifere come finocchio, carota selvatica e altre).

Anna Maria Sibylla è andata oltre ed ha dato una propria identità agli insetti facendoli diventare soggetti principali.

Merian_Metamorphosis_XXVIIDue lunghi anni di viaggio,  durante i quali mette in gioco tutta la sua abilità non solo di ottima disegnatrice botanica ma anche di esperta entomologa per creare il celebrato volume Metamorfosi degli insetti del Suriname, opera pubblicata nel 1705  punto di riferimento per i naturalisti e gli appassionati dell’epoca preceduta comunque da altrettanto importanti raccolte in volumi come il Nuovo libro di fiori e La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori.

23 Comments

  1. Quando ho visto il doodle dedicato ad Anna Maria Sibylla Merian ti ho inevitalbilmente pensata. Passando dal tuo blog, ecco il post già bello pronto con bellissime immagini e alcune informazioni che fanno venire la voglia di approfondire…Grazie. Un abbraccio. Ci vediamo a Celle il prossimo we. Maria B.

  2. Molto fantasioso e innovativo l’acquerello della Merian,considerato il tempo in cui ha vissuto!!!! Grazie Simonetta!

    1. In effetti il periodo barocco è stato molto più fantasioso, a tratti grottesco, di quanto possiamo immaginare. E’ pienamente nello stile dell’epoca. Noi oggi ci stupiamo, perchè consideriamo di aver raggiunto la massima capacitò descrittiva visiva attraverso la fotografia o l’illustrazione iper-realistica, ma in epoca barocca, e barocco-manierista, i tratti zoomorfici, le deformazioni, una certa inquietudine, erano un aspetto abbastanza comune nelle rappresentazioni pittoriche.

  3. È vero: il richiamo del doodle di oggi è irresistibile… ero appena riuscita ad uscirne e rieccomi qui, di nuovo invischiata… mi sento un insetto pure io! 😀

  4. Imparo sempre cose nuove da te, non mi stanco di dirlo. E questa donna meravigliosa, coraggiosa e testarda di cui ci parli oggi, mi riempie di ammirazione!

  5. Ciao maestra! Sai la novità? Ieri, prima giornata senza pioggia da tanti giorni, abbiamo iniziato a piantare qualcosa in giardino! Che bello sono rinata! (e ti ho pensato un sacco… =)
    Silvia

  6. Si quando ho visto sono andata sul link. Non la conoscevo, strepitosa.
    Grazie a lei e a te.
    Luisa

  7. appena visto il logo e letto l’approfondimento sono subito andata in cerca di qualche suo libro, magnifiche tavole, ciao Marina

  8. Studiai la figura della Merian durante il corso di geografia delle esplorazioni, all’università, e ricordo che rimasi incantata dalla bellezza dei suoi lavori, nonchè dal coraggio delle sue scelte di vita. Che bello trovarla ricordata anche qui!
    A presto
    Francesca

  9. j’ai un livre avec des illustrations d’elle, mais je découvre celles que tu montre. c’est magnifique. gros bisous . cathy

  10. mi piace molto disegnare con la matita cercando di copiare la natura che mi circonda , amo gli aquarelli e ammiro il lavoro certosino di qualche erario rinascimentale

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