Leggenda ligure della lavanda

“Un giorno lontano
la Madonna passò, nella evanescenza del vespro, su su verso l’alta valle, trasvolando la Nava. E nel suo benevolo peregrinare dicesi sfiorasse la terre e l’erbe, in lievità ed amore. Ed ecco che dalla sua scia nacque la Lavanda, che sa odor di cielo e imprigiona il color del cielo. Si che questa labiata, diffusasi poi largamente in altre vallate, è qui particolarmente amata, come quella che dall’ardore più sterile del suolo sa trarre il miracolo divino del profumo più freddamente consolante”

Thea Bertorello dall’articolo ‘Azzurra spiga’ pubblicato nella rassegna ‘Profumi Italici’ Sanremo marzo 1925.
“One day away
the Virgin Mary passed in the evanescence of vespers, up on to the upper valley, flying across the Nava. And in Her benevolent travels it’s told She was grazing lands and herbs, in lightness and love. And from Her wake came the Lavender, that smells the scent of heaven and imprisons the color of the sky. So is that this labiata, then spread widely in other valleys, is particularly popular here, such as that by the ardor of the most barren soil is able to bring divine miracle perfume more coldly comforting “
Thea Bertorello from the Article “Azzurra Spiga” (Blue ear) published in the Review “Profumi Italici” (Italic Perfumes) Sanremo March 1925.
leggenda lavanda ligure

La coltivazione della lavanda ha origine piuttosto antica, la pianta è presente nel giardino dei semplici per preparazioni farmacologiche,  nel XIV secolo il primo accenno di coltivazione su larga scala presso gli orti del castello di Rouvres in Borgogna ad opera della duchessa Marguerite. Più tardi nel XVI secolo, Ritter de Rosemond mette in pratica il metodo di distillazione per estrarre  la sua essenza. La Rivoluzione apre nuovi orizzonti e la coltivazione della lavanda migra verso l’Inghilterra, selezioni e incroci danno origine alla lavanda blu inglese.

The cultivation of lavender originates quite old, the plant is present in the herb garden for pharmacological preparations. In the fourteenth century the first hint of a large-scale cultivation in the gardens of the castle of Rouvres in Bourgogne by the Duchess Marguerite. Later in the sixteenth century, Ritter de Rosemond puts into practice the method of distillation to extract its essence. The French Revolution opens new horizons and the cultivation of lavender migrates to England, selections and crossings give rise to the blue English lavender.

lavender

Solo nel 1925 la lavanda sarà coltivata anche in Italia dopo la propaganda in favore delle piante aromatiche e medicinali voluta da diverse Associazioni (AIPMA – Associazione Italiana Pro Aromatiche Medicinali e altre utili- Milano) con l’appoggio del Ministero dell’Economia nazionale. Le prime ‘lavandiere’ coltivate sono sorte in provincia di Imperia e si espansero in seguito in vari territori della Liguria occidentale e del Piemonte in zone comprese tra i 300 e 2000 metri di altitudine.

note bibliografiche:
La Lavanda – Specie, Storia, Usi, Distillazione, Coltivazione – Prof. Dott. Guido Rovesti – copia anastatica da libro del 1925 – Edizioni Zem
Only in 1925 the lavender will also be cultivated in Italy after the propaganda in favor of aromatic and medicinal plants desired by different Associations (AIPMA – Italian Association of Pro-Aromatic Medicinal and other useful Milan), with the support of the Ministry of National Economy. The first LAVANDIERE (lavander fields)  grew in the province of Imperia (in Liguria, on the west coast of Italy on the Mediterranean Sea) and expanded later by various territories of western Liguria and Piedmont in areas between 300 and 2000 meters of altitude.
 
bibliographic notes:
– Lavender – species, History, Uses, Distillation, Crop – Prof. Dr. Guido Rovesti – facsimile of 1925 book – Edizioni Zem

love lavandaLa tradizione continua in Liguria, nella Valle Argentina alcune famiglie perpetuano l’antico rito della raccolta a mano per distillarne la preziosa essenza. Per tutti gli appassionati  della lavanda un appuntamento da non perdere,  venerdì 2 e sabato 3 agosto 2013,  due giorni dedicati al suo profumo, al suo fiore e al suo sapore! Nell’atmosfera incantata nella Valle Argentina, circondati da lavanda fiorita, si potrà assistere alla tradizionale raccolta con il falcetto, alla sua distillazione realizzata con il vecchio alambicco in rame usato dai nonni.  Cena in locale tipico dove gusteremo un invitante menù al profumo di Lavanda. Nella giornata del sabato il Museo della Lavanda di Carpasio ci attende per imparare a realizzare i”fusi” per profumare la biancheria e dove apprenderemo le proprietà e gli usi del profumato fiore. Nella mattina del 3 alle ore 10, per chi desidera e a prenotazione, corso di acquerello botanico a tema a cura della pittrice Simonetta Chiarugi (me).

Info e prenotazioni per  la partecipazione alle due giornate al N 339.7374790

The tradition continues in Liguria, in the Valle Argentina some families perpetuate the ancient rite of hand-picked to distil the precious essence. For all fans of lavender an event not to be missed, Friday 2nd and Saturday 3rd August, 2013, two days dedicated to its scent, its flower and its flavor! In the spellbound atmosphere of the Valle Argentina, surrounded by flowered lavender fields, we’ll be able to watch its traditional collection with the sickle, its distillation carried out with the old copper still used by grandparents. On Saturday the Museo della Lavanda di Carpasio (Lavender Museum of Carpasio) will be waiting for us and we’ll learn how to make the lavender “spindles” to scent linen. At the Museum we will learn the properties and uses of the fragrant flower. On the morning of the 3rd of August at 10 am, and for those willing, it’s possible to book a Workshop themed on botanical watercolor guided by the artist Simonetta Chiarugi (me). At lunch we will enjoy a tempting menu-scented Lavender in a characteristic local restaurant.

27 Comments

  1. Quanta poesia in questa definizione “…sa odor di cielo e imprigiona il color del cielo”
    Magnifico post, è sempre una gioia leggerti ed ammirare le tue immagini.
    Un abbraccio, Loretta

  2. Non conoscevo questa leggenda, così come molte delle informazioni storiche. Un post molto molto interessante!
    E magnifiche le tue foto, come sempre!!!
    Baci
    Francesca

  3. Tutto bello e poetico qui, sempre Ieri sera, mentre ti guardavo in TV, pensavo proprio che sembri appartenere a un mondo un pochino magico, incontaminato, trasmetti oltre alle tue competenze, serenità e gioia
    Grazie, un abbraccio, Daniela

  4. Adoro la lavanda, in particolare la varietà “Hidcote”
    di colore così intenso e dalle infiorescenze più piccole.
    In giardino ne ho moltissime!

    Che bella leggenda!
    non la conoscevo.

    Mary

  5. Grazie Simo e un articolo bellissimo! Io poi adoro la lavanda…purtroppo non so ma nel mio giardino non riesco mai a farla crescere bene (una delle poche cose che non viene), ma ci sto lavorando su per riuscirci. Mi piace talmente tanto che nella stube, vicino all orto ho perfino gli infissi color lavanda!!! E appena posso prendo fiori essicati e profumi….in onore al tuo articolo preparero i miei biscotti alla lavanda e pubblichero la ricetta. Buon lunedi!

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