Piante da cortile

“Esistono piante che vivono nell’ombra,
quella vera e quella dei ricordi.

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“There are plants that live in the shadow, the real and the one of the memories.

AspidistraAspidistra

Erano spesso presenti nei cortili e negli androni delle scale dove talvolta, un po’ defilate, ancora dimorano senza grandi pretese di bella mostra, scelte perchè garantiscono massa verde persistente durante tutto l’anno e bassissima o quasi nulla manutenzione così da essere gradite ed apprezzate anche da chi voglia, con poco lavoro, ricevere la compagnia di una presenza vegetale. Le piante più utilizzate che i vicini si scambiano e moltiplicano con piacere appartengono alla famiglie delle Tradescanzie, delle Asparagine, delle Hosta, delle Felci delle Clivie o delle Aspidistre tra le più comuni, e anche se in realtà di ogni gruppo sono disponibili diverse specie e ibridi le varietà adoperate sono pressochè sempre le stesse.

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They are often found in backyards and in the halls of the stairs where sometimes, a bit  hidden, they still dwell unpretentiously. Chosen because they provide green mass persistent throughout the year and very low or almost no maintenance so as to be liked and appreciated even by those who wish, with little effort, enjoy the company of a vegetable presence. The most commonly used plants, that neighbors exchange and multiply with pleasure, belong to the families of the Tradescanzie, the Asparagine, the Hosta , the Ferns, the Clivie or the Aspidistras among the most common ones, and although in reality in each group there are many different species and hybrids, the varieties used are almost always the same.

AsparaginaAsparagina

Meriterebbero maggiore attenzione queste piante, fedeli protagoniste di quei luoghi dove l’occhio di solito non si sofferma, dove vegetano senza troppa gloria, possono invece essere trasferite senza problemi in terrazzo, dove potranno occupare una zona in mezzombra riparata dal vento e riscattare una più degna considerazione.”

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These plants would deserve more attention, faithful protagonists of those places where the eye usually does not linger, where they vegetate without much glory, they might instead be moved without any problems on a terrace, where they might occupy an half-shadowed area sheltered from the wind and redeem a more worthy of consideration .”

di Simonetta Chiarugi
pubblicato su Vivere Country – gennaio 2014

Il numero di febbraio è già edicola.
I lavori nell’orto, in terrazzo, in giardino e il verde di casa ci aspettano, vi racconto di narcisi, di edere, di graminacee,  orti sinergici e tanto altro ancora…

Le fotografie utilizzate per questo servizio sono state scattate nel magnifico giardino di Mirella Collavini, grande collezionista ed estimatrice di questo genere di piante. Sempre troppo poco considerate, per la  minima manutenzione richiesta,  possono invece fare la gioia dei giardinieri più pigri e risolvono i problemi  delle zone ombrose del giardino.

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The photographs used in this article were taken in the magnificent garden of Mirella Collavini, a great collector and admirer of this 
genus of plants. Always too little considered, due to the the minimum maintenance request, they may instead make the joy of lazy gardeners and resolve  the problems of the shady areas of the garden.

0 Comments

  1. Che bella l’ aspidistra.Ne ho 5 vasi: così malinconica, un po’ decadente, ha l’eleganza di una signora ottocentesca.Dispongo i vasi ai piedi di un cespuglio di lillà (sirene, sisinghe, sicomoro). Uso le foglie pulite e oliate(diventano lucidissime) per contornare mazzi di fiori o da sfondo per un unico fiore.Bellissimo blog.
    laura senza blog

    1. @Laura
      ciao amica senza blog, benvenuta su aboutgarden, siamo tutte innamorate di queste piante che come giustamente dici tu… ricordano una signora ‘800! Verissimo che si usano per le composizioni, purtroppo non ho cortili e il mio bosco è troppo freddo per certe piante ma ogni volta che ne vedo una m’incanto.

  2. Ma sai che la tradescantia viola e pelosetta (quella più comune, non ricordo il nome, scusa!) non la trovo più da nessuna parte. Una volta ne avevamo due vasi rigogliosi e come dici tu la si scambiava con i vicini per fare nuove piante… Negli ultimi anni l’ho cercata, ma mi è capitato di vederla sempre più raramente, e anche in vendita non l’ho mai trovata( ti parlo di quando ero ancora a Torino). Qui ne ho una “striata” da appartamento, ma mi manca quella viola scuro… La adoravo!

  3. L’ombra dei ricordi..quanta poesia, Simonetta! Le mie memorie di bambina sono popolate dalle piante di aspidistra, che mi sembravano fluenti chiome di sirene vegetali,dalle felci e dallo splingeri, che io amo e coltivo nel mio giardino..è vero: piante ottocentesche e dall’aria romantica e letteraria, grazie per l’incantevole buongiorno!
    Fabrizia

  4. Amo questo genere di piante! Per me la manutenzione minima è un grandissimo pregio! La vita spesso non permette di elargire grandi cure alle piante (è già difficile far quadrare tutto il resto!). E se nel mio terrazzo assolato posso sperimentare la bellezza e i colori delle fioriture, nel mio giardino vado ringraziando Iddio per l’ombra che negli anni si è venuta a creare!
    Ciao Simonetta.

      1. Bè, c’è ancora tanto da fare in giardino… Se avrai occasione di venire dalle mie parti fammelo sapere. Sarò onorata di averti a casa mia e mi farà molto piacere accompagnarti per una visita al parco della Reggia di Caserta (oltre che agli appartamenti reali, ovviamente). Magari ci sei già stata, ma in questo caso basterà cambiare percorso…
        A presto,
        Alfonsina

        1. @Alfonsina
          grazie sei davvero gentile, come mi piacerebbe con te come guida! Non mi sono mai spinta così a sud purtroppo, so che adorerei i tuoi luoghi

  5. Io invece, con l’asparagina, ho risolto il problema del mio pianerottolo! Il sole estivo del Salento mi ha bruciato (carbonizzato sarebbe meglio dire) qualsiasi essere vegetale abbia messo a dimora… poi finalmente dai semini che avevo interrato, dopo un paio di anni, si sono sviluppate due piante meravigliose che, l’estate scorsa, non hanno sofferto per nulla!!! Ho eliminato tutto il resto e ho tenuto solo loro, ravvivate, in inverno, da mini ciclamini bianchi ed in primavera da un bel po’ di bulbose!

  6. ciao! le calle rientrano nella categoria? Ne ho trapiantate alcune in ottobre, pensavo di averle uccise, invece ora sono bellissime, con delle foglie di tutto rispetto! Mi piace molto anche l’asparagina

  7. Io le trovo bellissime, il problema è che spesso non si trovano facilmente a parte le Hosta che ne ho tre varietà , gradito cibo delle lumache!
    Grazie Susy

  8. Le mie amate, leggiadre foglie che sanno di ottocento, le Aspidistra sono ospiti nel portico dove alloggiano per tutto l’anno, mentre le Tradescantie e gli Asparagus li tengo in veranda .. ho la fortuna di avere la casa che guarda verso sud e riceve un bel sole e da questo versante è riparata dai venti più freddi … sai che se guardo bene Simo, là, laggiù, sul mare ti vedo 😀 ?!?
    Un bacione cara :*
    Dany

  9. Le asparigine sulle mie scale ci sono sempre: non chiedono niente, solo una coccola ogni tanto….diventano sempre più folte e belle, fanno proprio per me. L’ Aspidistra invece è raro trovarla… ormai solo, in qualche chiesetta di campagna o convento. Non l’ho mai avuta,ma mi piace molto.
    Abbraccio da
    Nonna Giuly

  10. Belle,belle queste piante con un fascino discreto,che allungano le loro foglie verdi senza quasi chiedere nulla in cambio!Un anno ho piantato pure le tredescanzie a scuola con i bimbi,abbiamo fatto delle talee “rubandole” nella bidelleria e in giro per i nostri paesi!Una meraviglia di varietà hanno popolato i davanzali della classe!C’era pure quella viola e pelosa!Sono andate a casa con la fine dell’anno scolastico ed alcune hanno colonizzato nuovi ambienti…potenza della natura!
    Bravissima a ricordarci la bellezza della semplicità!
    Lorenza

  11. Condivido ogni parola. Mi hai fatto riaprire una finestrella di ricordi su uno di quei cortili ombrosi, ma lussureggiante proprio grazie a questo tipo di piante.

  12. Bellissima l’Aspidistra!
    Anche l’asparagina così delicata ed effimera nel proprio fogliame.
    Adoro le Hoste, ne ho una piccola collezione.

    Ho avuto il piacere di vederti di persona in televisione in una tua rubrica.
    Mi ha fatto immensamente piacere.
    Complimenti di vero cuore,
    seguirti è cogliere la passione per il verde a piene mani.

  13. Ho alcuni vasetti di Tradescantia, tenuti proprio in terrazzo all’ombra delle altre piante, e oltretutto fanno anche da copertura a dei vasi retrostanti… È vero vivono benissimo fuori prendono aria e umidità giusta si liberano dalla polvere grazie alla pioggia e diventano bellissime!
    – Si “mantenevano rispettabili”: facevano garrire le loro aspidistre, come bandiere – cit. da Keep the Aspidistria flying di G. Orwell
    descrive un mondo dove le Aspidistrie erano il simbolo della vita borghese piena di convenzioni 🙂 mi hai fatto venire in mente questa lettura di tanto tempo fa…

    Ciao Simonetta un abbraccio!
    Flora

    1. @Flora
      che bello è stato vedervi anche solo per un attimo! Grazie della tua citazione, ora mi ha fatto venire curiosità.. dovrò andarmi a cercare il libro

  14. ecco.. finalmente sono riuscita a scriverti qui.. felice io!! intanto bellissima questa ideuzza.. fatta per me!! poi volevo dirti che ci ho provato ad aprire su wordpress…ma son tornata nella mia vecchia dimora 🙂 ti mando un bacio grosso grosso grosso :* ps: stai attenta con le vernici 😉

  15. È da quando sono nata che una asparagina si avvolge alla ringhiera in cemento che scende in giardino. C’era anche prima di me, a dire il vero. Proprio ieri mia figlia mi chiedeva il nome ed io insicura le ho detto asparagina ed oggi ne ho la conferma….. Ora la cureró un pó, glielo devo! Buona giornata!

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