Un Viridarium per Mito e Natura

Per la prima volta un percorso verde entra in una mostra.

Sono stata invitata alla presentazione stampa di Mito e Natura, numeroso il pubblico in sala e da quanto riportato dai curatori, la novità della mostra consiste, al di là del tema che propone una classicità verde così poco esplorata, nella rete di collaborazione tra le istituzioni. Al termine della presentazione, abbiamo visitato in anteprima la mostra, ci siamo addentrati nelle varie sale differenziate per il contenuto culturale e dove con ogni allestimento, l’architetto Francesco Venezia, ha saputo interpretare magnificamente il lavoro degli studiosi. Difficile rimanere indifferenti alle opere esposte. Durante il percorso una porta conduce all’aperto, verso il delizioso Viridarium.

bozzetto progetto viridarium

L’allestimento del Viridarium, a corollario della mostra Mito e Natura inaugurata il 31 Luglio a Palazzo Reale a Milano, è stato curato da Orticola di Lombardia su progetto di Filippo Pizzoni e Marco Bay, uno spazio che simula i giardini dell’antica Roma e ha regalato inedita veste ad uno spazio di servizio del palazzo che da tanti anni era destinato a parcheggio.

affresco_bracciale

L’affresco della Casa del bracciale d’oro datato 30 – 35 d.C. proveniente da Pompei, ha ispirato la nascita del Viridarium di Mito e Natura. Il dipinto murale rappresenta un lussureggiante giardino che ospita specie facilmente riconoscibili di flora e fauna mediterranea a cui vengono attribuite anche valenze simboliche.

Nel giardino romano del II secolo a. C., le piante e i fiori sono coltivati anche per il loro valore ornamentale, lo spazio prende forma e non è più concepito solo come luogo ad esclusivo fine utilitaristico come nelle epoche precedenti. Il Viridarium diviene uno spazio particolarmente confortevole e centrale della vita domestica.

ingresso Viridariumcarpini come colonne

In genere di forma rettangolare, era circondato da un portico colonnato, il peristilium, nel progetto di Pizzoni e Bay le colonne sono sostituite da 18 carpini provenienti dal Vivaio Cappellini. Sulla ghiaia sono posati cassoni in legno che contengono l’esuberante macchia mediterranea. Sono stipate una vicino all’altra circa 200 piante tra corbezzoli Arbutus unedo, viburni, Viburnum tinus, oleandri, Cerium oleander, e poi melograno Punica granatum, alloro Laurus nobilis, mirto Myrtus communis e il lentisco Pistacia lentiscus,  e ancora il bosso e il rosmarino. Tra le erbacee da fiore fiordaliso, il papavero comune, la carotina selvatica, il garofano e il giaggiolo. Tutte le piante arrivano dal Vivaio Nespoli.

flora macchia mediterranea

erbe di campo

A ricordo del periodo stilistico di riferimento, il colore dominante oltre al verde della vegetazione, è il rosso pompeiano con cui sono dipinti i cassoni e la minimalista pergola che delimita e sottolinea il Viridarium.

Marco Bayarchitetto Marco Bay

La realizzazione è resa possibile grazie al sostegno di Hermès e con il contributo di “Io donna”. Si potrà visitare fino a marzo 2016.

MITO E NATURA. Dalla Grecia a Pompei, ideata in occasione di Expo 2015, a Palazzo Reale a Milano dal 31 Luglio 2015 al 10 Gennaio 2016 è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Electa. Propone un affascinante percorso nella produzione figurata ispirata alla natura, al paesaggio e all’azione dell’uomo sull’ambiente attraverso una selezione di opere di arte antica come vasi dipinti, terrecotte votive, affreschi, argenti e monili aurei. Più di 200 opere greche, magnogreche e romane, che provengono da musei italiani e internazionali fra cui il Museo Archeologico di Atene, il Kunsthistoriches Museum di Vienna, il British Museum di Londra e il Louvre di Parigi.

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